Dramma in tre quadri ideato e scritto da Raffaele Patti e Luciano Restivo, liberamente tratto dal romanzo “Hanno tutti ragione” del regista, premio Oscar, Paolo Sorrentino.
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Regia
Tra me e il mondo c'è una patina di equivoci
Il libro, pubblicato da Feltrinelli nel 2010, approfondisce l’universo del film “L’uomo in più” del 2001, ampliando il personaggio di Tony Pisapia interpretato da Toni Servillo. Nel racconto, il regista napoletano ridisegna l’iperbole della vita del cantante confidenziale non solo calibrandone il nome, ma arricchendo il carattere di particolari e minuzie, caricando il linguaggio in maniera smodata, passionale e suburbana; un moderno equilibrista del pensiero, in bilico tra successo ed oblio, vizi e virtù.
L’opera “Tra me e il mondo c’è una patina di equivoci”, che adatta il testo al teatro, racconta l’inferno e il purgatorio di un uomo bandito per sempre dal paradiso. La passione estrema e la noia incondizionata sono vissute attraverso lo squallore di uno spaccato italiano che ritorna come un feroce giaguaro. Quando la vita diventa scenicamente stretta, chi è pronto a giocare con gli spazi dilata le forme geometriche degli ambienti e ridisegna nuovi contorni per chi ne calpesta i punti. I racconti del cantante confidenziale Tony Pagoda non cercano disamine o giudizi; servono solo a rendere giustizia alla sua insaziabile sete scenica e alla sua miserabile esistenza.