Da Edmond Rostand
Traduzione: Cinzia Bigliosi Franck
Interpreti
Scenografia e costumi
Tecnico luci
Tecnico audio
Foto di scena
Progetto grafico
Regia
Cyrano de Bergerac
Il manifesto della coscienza di un popolo preordinato al sacrificio, la ragione del vivere e morire. Lo stoicismo della passione, l’eminenza del verbo, il peccato della menzogna rivivono in una trilogia di luci, ombre e rimorsi, che impattano al suolo dopo essersi macchiati di polvere lunare, lacrime e sangue.
L’opera, che agisce tra la commedia e la tragedia, ha una struttura fortemente simbolica, che si immerge nel classicismo come pretesto drammaturgico, ma che da esso rifugge, cercando una nuova forma di comunicazione verbale e corporea. Le scenografie e i costumi hanno una finalità narrativa ben precisa: ricondurre il teatro alla sua essenza, alla sua natura scarna e verbale, legata all’universo primordiale del racconto. Nell’opera sono assenti i riferimenti temporali, in modo da rendere le azioni sospese in un limbo indefinito, che appartiene ad ogni logica passionale umana, attraversando indenni un ponte storico di oltre cento anni. Gli attori interagiscono con tecniche recitative naturalistiche, abbattendo la quarta parete, come immersi in un dramma Ibseniano, nella continua ricerca di una risoluzione ai conflitti drammaturgici.
La parola acquista un ruolo determinante nell’opera, innesca le azioni dei caratteri e ne suggerisce i cambiamenti; la sua natura più profonda e la sua ricerca continua, hanno il merito di contribuire alla nascita di un platonico trittico passionale nel quale ogni personaggio è insieme artefice e vittima delle proprie pulsazioni più recondite.